Antitrust: Corepla, è abuso di posizione dominante

È dello scorso 10 novembre 2020 la notizia che Corepla, il consorzio di filiera della plastica facente parte di Conai, già sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sia stata condannata dalla stessa Autorità di aver abusato della propria posizione dominante nel mercato italiano dei servizi, offerti ai produttori per ottemperare agli obblighi ambientali, di avvio a riciclo e recupero degli imballaggi plastici in pet ad uso alimentare.

Tale condanna è valsa a Corepla una sanzione pecuniaria di oltre 27 milioni di euro da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Già ad ottobre 2019, l’Antitrust aveva adottato misure cautelari nei confronti di Corepla, relativamente alle pretese esclusive di quest’ultima sui materiali provenienti dalla raccolta differenziata urbana.

Secondo quanto si apprende da un comunicato stampa, sul sito del Garante, Corepla, in palese violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, avrebbe ostacolato l’operatività di Coripet, il consorzio costituito dai produttori di bottiglie in plastica per liquidi alimentari, (in precedenza aderenti a Corepla), che era stato autorizzato ad operare in via provvisoria dal Ministero dell’Ambiente da aprile 2018 sulla base di un progetto innovativo di avvio a recupero e riciclo del pet.  

Il progetto in questione prevede il recupero e la gestione di materiali grazie all’installazione sul territorio dei cosiddetti eco-compattatori, raccoglitori automatici in cui i consumatori finali possono gettare direttamente le bottiglie di plastica per liquidi vuote, ottenendo benefit economici, che stimolano e incentivano la differenziazione nella raccolta di imballaggi plastici in pet ad uso alimentare, consentendo, così, l’attivazione del circuito “bottle to bottle”, pratico esempio di economia circolare.

Per acquisire il diritto ad operare sul mercato in modo definitivo, Coripet avrebbe dovuto comprovare la propria capacità operativa entro due anni dalla data di autorizzazione provvisoria. Ma Corepla, attraverso una serie di condotte abusive, ha ostacolato l’attività del consorzio dei produttori di bottiglie in plastica per liquidi alimentari, limitandone, di fatto, l’azione.

L’istruttoria condotta dall’Autorità, nello specifico, ha accertato che Corepla ha precluso al consorzio dei produttori di bottiglie in plastica per liquidi alimentari, l’accesso alla gestione dei rifiuti plastici riconducibili ai propri consorziati, dapprima impedendo il raggiungimento di un accordo tra Coripet e l’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – e, successivamente, rifiutandosi essa stessa di stipulare un accordo transitorio con Coripet, resosi indispensabile, a causa del mancato accordo tra quest’ultimo e l’Anci.

L’intervento dell’Autorità ha ristabilito le corrette dinamiche concorrenziali, previste dal Testo Unico Ambientale, ampliando l’offerta, il tutto a vantaggio non solo dell’ambiente, ma anche della collettività.

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay