Addio ai bioshopper
Prima o poi doveva accadere… e dopo aver sostituito la plastica con la bioplastica, anche quest’ultima diviene storia vecchia. Il trend infatti va dritto, verso l’utilizzo di materiali ritenuti più sostenibili.
A maggior ragione in un momento storico così critico, in cui si cerca, tra le altre cose, di contenere il danno ambientale causato da mascherine e guanti monouso, una bella iniziativa green arriva dalla catena francese Carrefour, che ha deciso di sostituire i sacchetti di bioplastica per frutta e verdura con sacchetti di carta certificata FSC e con sacchetti di cotone. I primi avranno un costo di 0,09 centesimi, i secondi costeranno 0,99 centesimi.
Tale scelta commerciale si colloca nell’ambito ben più vasto della campagna “Zero Plastics Challenge”.
Carrefour ha deciso di eliminare i sacchetti sottili in biopolimero dai reparti frutta e verdura in quanto ritenuti non riciclabili, seppur prodotti con materie prime rinnovabili. Decisione che finalmente arriva anche in questa catena, (Coop, per esempio, ha eliminato già da tempo la plastica trasparente dai sacchetti del pane), a quasi due anni dall’entrata in vigore della (criticata) legge che ha reso obbligatori i bioshopper in tutti i supermercati.
E dopo aver rivoluzionato il confezionamento dei prodotti alimentari in un’ottica decisamente più green, la catena francese non ha nessuna intenzione di fermarsi. L’ obiettivo è quello di ridurre l’utilizzo di plastica di 10mila tonnellate entro il 2025. A tal proposito, già lo scorso settembre tutto il monouso presente nei prodotti (a marchio della catena francese) per la scrittura e per la scuola era stato sostituito da cartone riciclabile al 100%.
Che dire? Auspichiamo quanto prima una virata decisa verso la sostenibilità e la protezione del nostro ecosistema da parte di tutti gli operatori della grande distribuzione.
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