Green Jobs: energia rinnovabile, il motore trainante per la ripresa
L’energia rinnovabile sta diventando uno dei principali creatori di posti di lavoro nell’economia globale, con 11,5 milioni di persone ora impiegate nel settore in tutto il mondo.
Continua il trend positivo del settore energie rinnovabili in tema di crescita di posti di lavoro. Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), nel 2019, il settore ha, infatti, incrementato di ben mezzo milione i posti di lavoro creati: nella settima edizione della “Renewable Energy and Jobs – Annual Review” si parla di 11,5 milioni in tutto il mondo. Al primo posto della classifica dei green jobs troviamo i circa 3,8 milioni di posti di lavoro, del solare fotovoltaico, che rappresentano un terzo del totale. A seguire il settore dei biocarburanti, con 2,5 milioni di unità.
Non solo, ma investire 1 milione di dollari nelle rinnovabili crea 7,5 posti di lavoro (equivalente a tempo pieno) rispetto ai 2,6 nel settore delle fossili. “L’adozione di energie rinnovabili crea posti di lavoro e aumenta il reddito locale sia nei mercati energetici sviluppati che in quelli in via di sviluppo…Questo effetto moltiplicatore di posti di lavoro si vede anche nell’agricoltura e nella trasformazione alimentare, nella sanità, nelle comunicazioni e nel commercio locale”, ha detto il direttore generale di IRENA, Francesco La Camera.
Quasi due terzi (63%) dei posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili sono collocati in Asia, evidenziando lo status della regione come leader di un mercato, dominato della Cina. Segue l’Unione Europea, con 1,317 milioni e il Brasile, con 1,158 milioni. Molti di questi posti di lavoro sono nella catena di approvvigionamento agricola, in particolare in paesi come Brasile, Colombia, Malesia, Filippine e Thailandia, con segmenti industriali ad alta intensità di manodopera. Parlando di energie rinnovabili, altri grandi “creatori” di lavoro sono le industrie idroelettriche ed eoliche, che generano rispettivamente quasi 2 milioni e 1,2 milioni di posti di lavoro.
Il settore in questione ha continuato a comportarsi discretamente anche nel 2020, nonostante la pandemia di Covid-19 che ha causato blocchi a livello globale. “L’energia rinnovabile, ora predominante nella nuova capacità di energia elettrica, si è dimostrata particolarmente flessibile, conveniente e resiliente di fronte alla crisi sanitaria ed economica del 2020“, ha affermato Francesco La Camera.
E, secondo IRENA, i lavori nel settore dell’energia pulita potrebbero rappresentare il propulsore della ripresa post-Covid in tutto il mondo. La stessa agenzia, nel “Post Covid Recovery”, evidenzia, infatti, che la maggiore diffusione delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica e le relative misure di transizione energetica rappresentano investimenti lungimiranti nel mezzo della crisi provocata dalla pandemia Covid-19, che potrebbero creare fino a 5,5 milioni di posti di lavoro in più nei prossimi tre anni, rispetto ad un approccio business-as-usual, e che consentirebbe di puntare alla creazione di 42 milioni di posti di lavoro nelle energie rinnovabili, previsti per il 2050 Global Renewables Outlook dell’agenzia.