L’Italia investe sul Green New Deal
Il rapporto sull’indice di attrattiva per le energie rinnovabili (RECAI), stilato dal network internazionale di servizi professionali di consulenza EY, classifica 40 paesi in base all’attrattiva dei loro investimenti nelle energie rinnovabili e alle opportunità di diffusione.
In particolare, l’ultimo studio, giunto ormai alla sua 54esima edizione, incorona la Cina, seguita per appetibilità verde da Stati Uniti, India, Francia, Australia, Germania. L’Italia guadagna una posizione, rispetto a maggio 2019, salendo al 17esimo posto.
Su questo trend, la legge di Bilancio 2020 ha previsto lo stanziamento di finanziamenti verdi dell’ammontare complessivo di 33 miliardi di euro per 15 anni, a cui va aggiunta l’emissione di titoli di Stato “green”, cioè obbligazioni per finanziare investimenti per il contrasto del cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente.
Economia circolare, decarbonizzazione, riduzione delle emissioni, risparmio energetico, sostenibilità ambientale e programmi di investimento per progetti di carattere innovativo, le priorità del Green New Deal italiano.
Oltre alle già cospicue risorse
del “fondo green”, pari a 20,8 miliardi di euro, l’intervento normativo devolve
altri 4miliardi di euro, spalmati in 400milioni di euro all’anno, dal 2025 al
2034, ai Comuni per opere di edilizia pubblica, (manutenzione e sicurezza, ed
efficientamento energetico, manutenzione della rete viaria, dissesto
idrogeologico, prevenzione del rischio sismico e valorizzazione), oltre a 3
miliardi sempre per gli enti locali per il periodo 2020-2034, per la messa in
sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e delle strade, interventi di
efficientamento e messa in sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del
patrimonio comunale. Sono, inoltre, devoluti 5,5 miliardi per il periodo
2021-2034 alle Regioni a statuto ordinario, per la messa in sicurezza degli
edifici e del territorio, per la rigenerazione urbana e la riconversione
energetica.
Infine, 462milioni dal 2020 al 2028 saranno stanziati per finanziare la
partecipazione italiana alla ricostruzione del fondo globale promosso dalle
Nazioni Unite (Green Climate Fund),
atto ad incoraggiare investimenti per la mitigazione e l’adattamento ai
cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo.