Microplastiche nell’ambiente: spesso colpa del lavaggio in lavatrice

Hai mai sentito parlare delle microplastiche?

Hai mai sentito parlare delle microplastiche?

Sono dei minuscoli pezzi di materiale plastico che inquinano il suolo terrestre e gli oceani. È facile intuire che buona parte di queste derivino dalla degradazione degli oggetti di plastica più grandi, stupisce invece che una delle fonti principali di microplastiche dipenda dal lavaggio di capi sintetici. Il rilascio delle microplastiche è legato alle dinamiche chimiche, fisiche e meccaniche che avvengono durante il lavaggio in lavatrice dei capi sintetici.

È per questo che abbiamo pensato ad alcuni suggerimenti per diminuire la produzione di microclastiche nei lavaggi quotidiani.

  1. Ridurre i lavaggi in lavatrice.
  2. Attivare il lavaggio dei tessuti sintetici soltanto a pieno carico, con lavaggi brevi e a temperature molto basse.
  3. Abbassare la velocità di centrifuga, più è elevata e maggiori saranno gli attriti.
  4. Mettere i tessuti sintetici in appositi sacchetti per il lavaggio, che spesso trattengono fibre e materiali residui, oppure utilizzare dei particolari filtri da utilizzare durante il lavaggio e mettere all’esterno della lavatrice.
  5. Sostituire i detersivi in polvere con quelli liquidi, evitando così che la granulosità della polvere possa sfilacciare i tessuti.
  6. Non utilizzare additivi igienizzanti, se non in casi necessari.
  7. Utilizzare aceto bianco per eliminare i cattivi odori dal cestello.
  8. Buttare il residuo di fibre rilasciate dai tessuti e trovato nel filtro della lavatrice nella spazzatura e non nello scarico.

Quali tessuti preferire?

Relativamente al rilascio delle microfibre e plastiche da parte degli indumenti, ci sono tra i tessuti delle differenze non trascurabili: l’acrilico rilascia in lavatrice circa il doppio delle microfibre rispetto al poliestere (il materiale del pile), mentre il tessuto misto poliestere-cotone riduce il rilascio di un ulteriore fattore 3.

In generale i tessuti compatti, a maglie fitte e con fibre lunghe, continue e attorcigliate sono quelli meno inquinanti, perché è meno probabile che la trama si sfilacci durante il lavaggio.

Nel 2017 l’ONU ha dichiarato che ci sono 51 mila miliardi di particelle di microplastiche nei mari che vengono inghiottite dagli animali marini, anche quelli che arrivano sulle nostre tavole. Residui di microplastiche sono state rinvenute anche nella birra, nel miele, nell’acqua del rubinetto che spesso usiamo per dissetarci. Gli effetti sulla salute dell’uomo non sono ancora ben chiari, è certo che contengono sostanze chimiche tossiche, dannose per noi e per gli animali.